“The Book” nasce nell’estate del 2019 per mettere a sistema il modo di progettare già utilizzato da qualche anno da Apiùstudio, una modalità che permette anche a chi non è un tecnico di poter leggere i progetti e la progettazione.
“Ci siamo resi conto – raccontano Roberta Franchini e Daniele Bianchi – che mentre le planimetrie, le sezioni, i prospetti ed i rendering in cui si traduce l’atto del disegno tecnico erano chiaramente leggibili da noi architetti, che usiamo questi strumenti quotidianamente, tanti nostri clienti facevano fatica a immaginare su un foglio bianco la loro casa. Da qui nascevano da parte loro diverse obiezioni, tipo “quel mobile lì non ci sta, quel bagno non ci sta, ecc.”; noi ovviamente sapevamo che invece lo spazi sarebbe stato sufficiente e quella soluzione avrebbe funzionato e alla fine, visto che i clienti si fidavano comunque della nostra esperienza e della nostra professionalità, si complimentavano con noi e ci dicevano: “avevate ragione voi, lo spazio è equilibrato, funziona”.
Abbiamo cercato allora di creare un linguaggio comprensibile a tutti, togliendo, per quanto possibile, tutti gli elementi tecnici. Il concept è come uno spartito musicale: se conosci le regole della geometria descrittiva lo sai leggere.
Abbiamo così provato a semplificare il disegno tecnico in planimetrie arredate che fossero al cento percento associabili ad un’immagine tridimensionale. Se al render e alla planimetria aggiungiamo gli oggetti di design ed una descrizione dei colori e dei materiali la lettura diventa più immediata, quindi più rassicurante per il cliente”. Il passo successivo è stato pensare di trasformare quest’approccio in una rivista. “Sapendo che tanti non addetti ai lavori acquistano riviste di arredamento, la sfida che ci siamo posti è stata: creiamo un magazine per raccontare i nostri progetti, arricchendolo con articoli, immagini e copertine che incuriosiscano, affidandoci a professionisti in grado di curarne ogni dettaglio. Ed eccoci ora arrivati a questa collezione dei primi dieci numeri. È strabiliante pensare che la nostra idea si sia tradotta in una rivista che si possa portare in borsa e sfogliare, e adesso anche in un libro”. “The Book” ha subito in questi due anni e mezzo di vita un’evoluzione che ha portato gli ultimi numeri a proporre i testi sia in Italiano che in Inglese.
“Dopo i primi tre numeri, usciti prima del gennaio 2020, è arrivato il covid, che ha cambiato il mondo. E noi abbiamo voluto inserire questo cambiamento nella copertina del n. 4, uscito in pieno lockdown con un’immagine apocalittica. Il n. 5 (luglio-agosto-settembre 2020) è stato dedicato all’introduzione del superbonus; l’attenzione si è quindi spostata su risparmio energetico ed efficientamento energetico. Il n. 6 è uscito durante la seconda ondata della pandemia, che ha portato una nuova ventata di grande incertezza sul futuro. Da qui la scelta, per il n. 7, di parlare di eroi, proprio per il desiderio di guardare al futuro con fiducia; e anche i progetti descritti raccontano questo desiderio di concentrarsi sulle cose belle. Nelle copertine dei tre numeri successivi, dal n. 8 al n. 10, abbiamo voluto rivendicare la nostra riminesità perché facciamo parte di un tessuto imprenditoriale, e non solo, che nel corso della storia ha sempre guardato con fiducia al futuro. Ma poiché viviamo in un mondo caratterizzato dalla globalizzazione abbiamo affiancato alla riminesità una dimensione internazionale, proponendo i testi sia in Italiano che in Inglese.
Anche perché ci capita sempre più spesso di avere a che fare con clienti che vivono all’estero e non parlano Italiano. Ci piace il parallelo, con tutta l’umiltà possibile, con Federico Fellini, che partendo dalla nostra Rimini è diventato un personaggio conosciuto in tutto il mondo. Anche noi vogliamo raccontare al mondo la nostra unicità e le nostre radici. Avendo più volte sfogliato “Il libro dei sogni” del maestro e visto che la nostra rivista trimestrale si chiama “The Book”, la scelta del titolo di questa raccolta è stata immediata: “The Dream Book”. In due anni e mezzo il mondo è cambiato: abbiamo così deciso di fermarci, fare il punto della situazione, guardarci indietro per riconsiderare sotto una nuova luce da dove siamo partiti e pensare a dove vogliamo andare. “The Dream Book” è un prodotto editoriale a sé stante che vuole celebrare questa nostra avventura”.